ANDY ROCCHELLI | Russian interiors
2010-2014
A partire dal 2010, Andy Rocchelli trascorre molto tempo in Russia. Realizza diversi progetti fotografici e per coprire i costi della vita a Mosca inizia a scattare fotografie di donne che, attraverso agenzie matrimoniali su internet, cercano marito nel loro paese o all’estero. I ritratti vengono realizzati non in studio, ma nelle abitazioni dei soggetti fotografati e costituiscono una sorta di “catalogo” attraverso il quale le donne si propongono agli interessati. Ben presto Andy si accorge che questa attività gli permette di accedere a un universo sconosciuto, intimo e umanissimo. Nasce così l’idea di un progetto di ampio respiro, al centro del quale c’è la donna russa e la sua condizione.
Andy Rocchelli scriveva nei suoi appunti: “Ad interessarmi, di questo archivio fotografico che sta diventando sempre più ampio, è la perdita di identità del soggetto. I cataloghi vengono solitamente utilizzati per vendere merci”.
Andrea (Andy) Rocchelli, nato a Pavia nel 1983, laureato in Visual Design al Politecnico di Milano, fotografo, ha fondato nel 2008 con 4 altri colleghi il collettivo indipendente Cesuralab,con sede a Pianello (PC).
Tra i suoi progetti fotografici spiccano le violazioni dei diritti umani nel Caucaso russo (Inguscezia, Daghestan, Cecenia); la crisi in Kirghizistan (2010) in collaborazione con Human Rights Watch; gli sviluppi delle primavere arabe in Tunisia e in Libia (2011). In Italia si è occupato del fenomeno del “velinismo”, di vocazioni religiose, di criminalità organizzata in Calabria, di migranti africani e del loro sfruttamento nelle campagne del Meridione. Suoi scatti sono stati pubblicati da testate internazionali come Newsweek, Le Monde, Wall Street Journal, Foreign Policy, Novaya Gazeta, Sportweek, NZZ, Kommersant.
Nel febbraio 2014 è a Kiev a documentare la protesta di Maidan. Nel frattempo prepara un libro fotografico, in cui ritrae dall’interno l’universo femminile moscovita. Alle foto di Russian Interiors, pubblicato postumo, è stato attribuito il World Press Photo 2015.
Il 24 maggio 2014 è ucciso da colpi di mortaio ad Andreevka alla periferia di Sloviansk (Est Ucraina), dove si trovava per documentare le sofferenze della popolazione civile, presa nella morsa del conflitto tra separatisti filorussi ed esercito ucraino. Con lui cade il suo accompagnatore e amico, il giornalista russo e attivista per i diritti umani Andrey Mironov,mentre sopravvive un terzo fotografo francese, William Roguelon, pur gravemente ferito.Dal 2014 si sono tenute sue mostre personali a San Marino, a Montecarasso (Svizzera), a Pavia, a Roma (Museo di Roma in Trastevere), a Milano (Triennale), a Zurigo (Photobastei),ancora a Pavia e a Pianello (Pc). Le indagini svolte nel corso degli anni dalla magistratura italiana ed un processo penale in tre gradi di giudizio terminato nel 2021 hanno individuatonell’esercito e nella Guardia Nazionale ucraini i responsabili del duplice omicidio.Lo Stato ucraino ha sino ad ora respinto ogni addebito e impedito di assicurare alla giustizia iresponsabili dell’attacco, comandanti ed esecutori. Nel 2022 l’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha assegnato ad Andrea Rocchelli la tessera di giornalista ad honorem.
A partire dal 2010, Andy Rocchelli trascorre molto tempo in Russia. Realizza diversi progetti fotografici e per coprire i costi della vita a Mosca inizia a scattare fotografie di donne che, attraverso agenzie matrimoniali su internet, cercano marito nel loro paese o all’estero. I ritratti vengono realizzati non in studio, ma nelle abitazioni dei soggetti fotografati e costituiscono una sorta di “catalogo” attraverso il quale le donne si propongono agli interessati. Ben presto Andy si accorge che questa attività gli permette di accedere a un universo sconosciuto, intimo e umanissimo. Nasce così l’idea di un progetto di ampio respiro, al centro del quale c’è la donna russa e la sua condizione.
Andy Rocchelli scriveva nei suoi appunti: “Ad interessarmi, di questo archivio fotografico che sta diventando sempre più ampio, è la perdita di identità del soggetto. I cataloghi vengono solitamente utilizzati per vendere merci”.
Andrea (Andy) Rocchelli, nato a Pavia nel 1983, laureato in Visual Design al Politecnico di Milano, fotografo, ha fondato nel 2008 con 4 altri colleghi il collettivo indipendente Cesuralab,con sede a Pianello (PC).
Tra i suoi progetti fotografici spiccano le violazioni dei diritti umani nel Caucaso russo (Inguscezia, Daghestan, Cecenia); la crisi in Kirghizistan (2010) in collaborazione con Human Rights Watch; gli sviluppi delle primavere arabe in Tunisia e in Libia (2011). In Italia si è occupato del fenomeno del “velinismo”, di vocazioni religiose, di criminalità organizzata in Calabria, di migranti africani e del loro sfruttamento nelle campagne del Meridione. Suoi scatti sono stati pubblicati da testate internazionali come Newsweek, Le Monde, Wall Street Journal, Foreign Policy, Novaya Gazeta, Sportweek, NZZ, Kommersant.
Nel febbraio 2014 è a Kiev a documentare la protesta di Maidan. Nel frattempo prepara un libro fotografico, in cui ritrae dall’interno l’universo femminile moscovita. Alle foto di Russian Interiors, pubblicato postumo, è stato attribuito il World Press Photo 2015.
Il 24 maggio 2014 è ucciso da colpi di mortaio ad Andreevka alla periferia di Sloviansk (Est Ucraina), dove si trovava per documentare le sofferenze della popolazione civile, presa nella morsa del conflitto tra separatisti filorussi ed esercito ucraino. Con lui cade il suo accompagnatore e amico, il giornalista russo e attivista per i diritti umani Andrey Mironov,mentre sopravvive un terzo fotografo francese, William Roguelon, pur gravemente ferito.Dal 2014 si sono tenute sue mostre personali a San Marino, a Montecarasso (Svizzera), a Pavia, a Roma (Museo di Roma in Trastevere), a Milano (Triennale), a Zurigo (Photobastei),ancora a Pavia e a Pianello (Pc). Le indagini svolte nel corso degli anni dalla magistratura italiana ed un processo penale in tre gradi di giudizio terminato nel 2021 hanno individuatonell’esercito e nella Guardia Nazionale ucraini i responsabili del duplice omicidio.Lo Stato ucraino ha sino ad ora respinto ogni addebito e impedito di assicurare alla giustizia iresponsabili dell’attacco, comandanti ed esecutori. Nel 2022 l’Ordine dei giornalisti della Lombardia ha assegnato ad Andrea Rocchelli la tessera di giornalista ad honorem.